MEDICI E INFERMIERI DELL’OSPEDALE GARIBALDI SI RIVOLGONO AL CODACONS: NO AI PRIVILEGI
CATANIA: Il CODACONS ha ricevuto numerose segnalazioni da parte di medici e infermieri del Presidio Ospedaliero Garibaldi Centro, nelle quali si rappresenta una chiara azione discriminatoria compiuta dall’amministrazione nei confronti degli stessi.
All’interno del Garibaldi centro, da sempre, vige la regola del parcheggio selvaggio e da molti anni è stata richiesta dagli operatori sanitari una soluzione che permetta ai dipendenti di parcheggiare in modo regolamentato consentendo l’ingresso agli utenti esterni solo in casi particolari e per tempi determinati.
Nonostante i ripetuti proclami fatti da tutte le amministrazioni precedenti e le continue circolari mai applicate, la regolamentazione non è mai stata portata a compimento.
Pronta, invece , – denunciano medici e infermieri – è stata la decisione del nuovo Direttore Generale che per risolvere il problema, si è arrogato il diritto di recintare uno spazio all’interno del parcheggio dell’ospedale, già piuttosto risicato rispetto al numero dei dipendenti, delimitato da un sbarra (come si evince dalla foto) con codice di accesso riservato alla direzione generale, sanitaria ed amministrativa, alle rispettive segreterie e ad alcuni dirigenti amministrativi selezionati e che consente l’ingresso di circa 30 automezzi. Recentemente – continuato i denuncianti – sui quotidiani locali il nostro Direttore Generale si è vantato di aver riservato il piazzale di ingresso al pronto soccorso solo ai mezzi per l’emergenza ma dimenticava di dire che contemporaneamente riduceva i parcheggi dei sanitari per riservarli ai dipendenti amministrativi.
Tale operazione appare assolutamente discriminante, sarebbe opportuno che il manager ricordasse che in un ospedale l’obiettivo principale è dare una soddisfacente performance sanitaria e l’amministrazione dovrebbe essere il supporto ai primi attori che sono i medici e parasanitari e non viceversa come invece ci capita spesso di registrare.
Il Codacons ritenendo che lo scopo principale del Direttore generale di una azienda ospedaliera dovrebbe essere quello di mettere tutti i suoi dipendenti, indiscriminatamente, nelle migliori condizioni di lavoro chiede al Dr. Santonocito di rimuovere le barriere erette a tutela di un privilegio che non si capisce da dove scaturisca.