Sono ormai tanti, troppi, in questi giorni i casi denunciati dall’Associazione dei consumatori che descrivono ritardi e inadempienze della sanità siciliana di fronte alla pandemia. Il Covid-19 continua a mietere vittime, sostiene il Presidente Regionale del Codacons, avvocato Giovanni Petrone, anche a seguito di una cattiva gestione degli infetti e, come abbiamo già denunciato, per il mancato uso dei dispositivi di protezione individuale. E la tardiva effettuazione dei test nei confronti dei soggetti che presentano i sintomi dell’infezione costituisce ancora oggi una condotta inaccettabile. Catania esposto Codacons Vigile Fuoco
In particolare, nel caso di Giuseppe Coco, infatti, vigile del fuoco che prestava servizio presso il Comando di Catania ed era anche istruttore alla Scuole centrali anticendi delle Capannelle a Roma e Montelibretti nel Reatino, sono stati attesi 14 giorni dall’insorgere della febbre per effettuare il tampone. La conseguente morte dell’uomo, che aveva contagiato anche il padre, deceduto qualche giorno prima del figlio, è un fatto che si poteva evitare se vi fosse stata l’attenzione dovuta. Catania esposto Codacons Vigile Fuoco
D’altra parte, sia nella scuola anticendi delle Capannelle a Roma che in quella di Montelibretti nel Reatino vi erano stati a fine febbraio alcuni allievi risultati positivi al coronavirus, quindi, si sarebbero dovuti compiere i test sierologici a tutti coloro che erano entrati in contatto con quegli ambienti. Invece, non è stato fatto nulla e il vigile del fuoco, dopo essere tornato a Catania da Montelibretti si è ammalato, per oltre una settimana non ha ricevuto i dovuti soccorsi medici, e ha persino contagiato il padre. Solo quando il suo quadro clinico si è aggravato l’uomo è stato ricoverato e, dopo il trasferimento a Palermo, è deceduto il 9 aprile. Ebbene, continua l’ Avvocato Bruno Messina Dirigente Ufficio Legale Regionale Codacons, non possiamo permettere che trascorrano tempi così lunghi per la realizzazione dei test, perchè poi le conseguenze sono devastanti per l’organismo che non viene curato adeguatamente.
L’attesa produce il decesso dei pazienti e non dobbiamo accettare che si continui in questo direzione, il test va effettuato al momento in cui insorgono i primi sintomi, dopo può essere troppo tardi, come nel caso del vigile del fuoco catanese. Il Codacons, quindi, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Catania chiedendo che si indaghi sulla vicenda per fare giustizia. Catania esposto Codacons Vigile Fuoco