Il Codacons chiede telecamere di sorveglianza in tutte le strutture e maggiori controlli Aci Sant’Antonio casa riposo orrori 

Aci Sant'Antonio casa riposo orroriIl Codacons rivolge un plauso all’ operazione coordinata dalla Procura di Catania ed eseguita dalla locale stazione dei Carabinieri che ha portato all’ adozione di misure cautelari per l’amministratore unico della Casa di riposo San Camillo di Aci Sant’Antonio e per tre dipendenti della struttura. Aci Sant’Antonio casa riposo orrori

Secondo l’accusa, infatti, il personale avrebbe “maltrattato gli anziani degenti della struttura”, “creato un clima abituale di vessazioni, umiliazioni e mortificazioni”, “disinteressandosi della cura, anche medica, e dell’assistenza degli anziani e delle precarie condizioni igienico-sanitarie della casa di riposo, dove sono stati avvistati dei topi e gli anziani hanno contratto la scabbia, cosi’ aggravando lo stato di sofferenza fisica e psichica degli ospitati”. Tra le condotte messe in atto, in diverse occasioni, i poveri anziani sarebbero stati legati ai tavoli o ai letti per non farli muovere, lavati con l’acqua fredda o, per punizione, non cambiati dopo i bisogni fisiologici o lasciati nel letto con le lenzuola sporche, o lavati con il sapone della lavatrice. Agli ospiti della struttura sarebbero stati somministrati anche farmaci scaduti, oltre ad essere oggetto abituale di denigrazioni, mortificazioni ed insulti di ogni genere.

“Oramai non passa giorno senza la notizia di arresti e inchieste su dipendenti di case di cura e strutture sanitarie accusati di percosse e maltrattamenti su bambini, pazienti anziani o disabili – commenta il Codacons – Siamo di fronte ad un preoccupante fenomeno ed è evidente che servono più controlli su tutto il territorio, per verificare le condizioni d assistenza ai pazienti e l’ adeguatezza del personale in servizio. Bisogna intervenire al più presto installando telecamere di videosorveglianza per prevenire questi episodi di inaudita violenza perpetrati nei confronti di vittime inermi”.

Associazione si costituisce parte civile . “pronti a chiedere risarcimenti in favore delle vittime di questi nuovi lager

L’Associazione di utenti e consumatori annuncia che si costituirà parte offesa nel procedimento.  “Se saranno confermate le accuse, afferma Codacons, più che una casa di riposo si tratterebbe di un nuovo “lager” e pertanto chiameremo tutti i responsabili a rispondere dei danni provocati”. Una situazione che aprirebbe le porte ai risarcimenti in favore non solo delle vittime di violenze e umiliazioni, ma anche delle loro famiglie.

Tutti gli interessati possono prendere già da ora contatto con il Codacons, inviando una mail a sportello@codaconsicilia.it o telefonando allo 095.441010 per costituirsi come parte offesa nel procedimento, segnalare ulteriori circostanze utili all’indagine della magistratura e avviare l’iter risarcitorio. Aci Sant’Antonio casa riposo orrori 

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