Dopo le numerose segnalazioni di protesta da parte di cittadini e politici pervenute, il Codacons Sicilia annuncia il deposito di un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica di Messina su caso del manifesto choc apparso in varie città del territorio messinese e firmato dall’Ufficio del Commissario per l’emergenza Covid-19 (che, però, si dissocia)- che riporta, a caratteri cubitali ed in modo esplicito: “A NATALE NON ENTRIAMO NELLE CASE DEI NON VACCINATI”.

Il manifesto danneggia la campagna vaccinale e alimenta odio messina manifesto choc

Sarà, quindi, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina a dover accertare le responsabilità, anche penali, dei responsabili degli autori del manifesto discriminatorio che ha indignato cittadini e politici di vari schieramenti e che rischia di alimentare a dismisura un clima di odio proprio in quel periodo natalizio, che una volta suscitava sentimenti di amore e accoglienza.

Un manifesto ignobile che semina diffidenza e rancore, afferma il Codacons Sicilia, che non può definirsi nemmeno pubblicitario, che certamente non aiuta la campagna vaccinale in atto e di cui qualcuno dovrà rispondere. Siamo da sempre a favore dei vaccini anti-Covid e della campagna vaccinale, ma non possiamo accettare un manifesto che invita all’odio e alla discriminazione nei confronti di persone (i non vaccinati) che, giova ricordarlo, non sono di per sè pericolosi “untori” o estremisti no-vax, ma persone sane che, per motivi di salute o per le più disparate ragioni, esercitano un diritto e non violano alcuna legge dello Stato”.

“Solo una comunicazione veritiera, continua l’Avv. Carmelo Sardella, Dirigente dell’Ufficio Legale,che si mantenga nei limiti del rigore scientifico potrà agevolare il superamento dello stato di emergenza ed un clima di civile convivenza. Evidentemente, gli autori di questo meschino manifesto non hanno compreso che il contagio può essere trasmesso anche da e tra persone ultra vaccinate. Tanto è vero che per accedere a qualunque studio televisivo ed in molti luoghi istituzionali non basta un green pass da vaccino ma viene richiesto l’esecuzione di un tampone”.

Il Commissario Covid, aggiunge l’Avv. Giovanni Petrone Presidente Regionale Codacons Sicilia, faccia rimuovere subito questi manifesti che non fanno onore alle istituzioni che rappresenta, costituiscono un clamoroso spot contro la campagna vaccinale ed una grave offesa nei confronti di tutti quei cittadini italiani che esercitano una legittima scelta e meritano di essere rispettati.

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