Assolutamente insufficienti per il Codacons le sanzioni irrogate nei confronti dei locali risultati fuorilegge sul fronte della conservazione dei cibi serviti ai clienti.
“Multe da poche migliaia di euro appaiono inadatte a punire il comportamento di chi, al solo scopo di fare profitto, ha messo a repentaglio la salute dei consumatori – spiega il Segretario nazionale Francesco Tanasi – Crediamo che nei confronti dei responsabili di gravi violazioni igienico-sanitarie debba essere disposta la chiusura a tempo indeterminato dei locali, e il ritiro definitivo della licenza per i casi più gravi”.
“Ma i risultati dell’inchiesta catanese aprono anche un altro fronte: quello dei risarcimenti. Tutti quei clienti dei locali coinvolti dello scandalo in grado di dimostrare di aver consumato cibi e bevande presso gli stessi, possono avviare azioni risarcitorie in relazione non solo alla scarsa qualità del cibo servito, ma anche per i pericoli corsi sul fronte sanitario. In tal senso il Codacons si mette a dispozione dei consumatori per valutare le azioni legali da intraprendere” – conclude Tanasi