Il Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio accoglie l’esposto del Codacons e boccia su tutta la linea il Comune di Agrigento, avviando verso l’amministrazione la procedura di revoca dei finanziamenti concessi. sussidi
Il caso riguarda i fondi per oltre 135mila euro concessi dal Dipartimento al Comune di Agrigento e finalizzati al potenziamento dei servizi sociali sul territorio in favore delle famiglie residenti (servizi educativi, centri estivi, ecc.). L’amministrazione in questione, tuttavia, di tale somma destinava 120mila euro all’acquisto di 4 autovetture Suv, e oltre 11mila euro per l’acquisto di 9 notebook.
Una spesa da subito contestata dal Codacons, in quanto palesemente incongrua rispetto alle finalità dei finanziamenti concessi dallo Stato.
Spesa definita “eccentrica” dal dipartimento che avvia il procedimento per ottenere restituzione dei soldi concessi all’amministrazione Comune Agrigento sussidi
Oggi il Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio attraverso una nota ufficiale accoglie su tutta la linea la denuncia del Codacons, definendo la spesa del Comune “del tutto eccentrica rispetto alle finalità della legge” e informando di aver avviato “il procedimento diretto alla revoca e restituzione del contributo concesso al medesimo comune“.Comune Agrigento sussidi
Vittoria del codacons che aveva denunciato il caso. Ora vicenda finisce a procura e Corte dei Conti per i reati del caso
La vicenda finisce ora all’attenzione della Procura della Repubblica di Agrigento e alla Corte dei Conti della Sicilia, cui il Codacons invia un esposto allegando la nota del Dipartimento affinché sia aperta una indagine volta ad accertare possibili fattispecie penalmente rilevanti ed eventuali sprechi di soldi pubblici in relazione all’avvenuto acquisto di Suv e computer con risorse che ora l’amministrazione di Agrigento dovrà restituire.
“Siamo stati dileggiati, offesi, insultati, per aver denunciato, prima di tutti e in solitudine, le spese assurde del Comune – afferma il vice-presidente del Codacons Agrigento, Giuseppe Di Rosa – Addirittura erano state minacciate azioni legali nei nostri confronti ma finalmente, grazie alla nostra battaglia, si è giunti alla verità e ad un provvedimento che tutelerà i soldi dei cittadini e il corretto utilizzo delle risorse pubbliche”.