A pochi giorni dalla scadenza dei contratti di tutto il personale tecnico amministrativo reclutato durante l’emergenza Covid-19 l’Assessore alla Sanità della Regione Sicilia, Giovanna Volo, non ha ancora comunicato quali provvedimenti intende assumere, lasciando con il fiato sospeso oltre 2000 lavoratori. Lo afferma Francesco Tanasi giurista e Segretario Nazionale Codacons. sanità siciliana
Non sprecare le competenze acquisite con i precari reclutati durante la crisi pandemica sanità siciliana
“Si tratta di quegli stessi lavoratori che solo pochi giorni fa sono stati inseriti dal decreto Mille Proroghe nel percorso di stabilizzazione insieme al personale sanitario. Ma la cosa più grave, – spiega Codacons – oltre all’incertezza politica dimostrata dall’Assessore, tanto davanti l’assemblea regionale che nel corso dell’audizione presso la commissione sanità dove non è riuscita a rispondere ai tanti quesiti posti, è che le varie ASP stanno procedendo speditamente alla indizione ed all’espletamento di concorsi.
Questi concorsi, però, volti all’assunzione a tempo determinato del personale, coinvolgeranno necessariamente lavoratori che sono già da svariati anni alle dipendenze delle ASP, e che quindi godono di un punteggio maggiore del personale reclutato durante la crisi pandemica, trattandosi di fatto di una progressione di carriera verticale del personale interno. In questo modo verranno vanificati gli sforzi dei precari Covid, facilmente scavalcati da personale precedentemente assunto dalle ASP e appartenete agli stessi profili tecnico amministrativo. Quindi, si sta venendo a creare una situazione di conflitto tra lavoratori assunti a tempo determinato ed i precari Covid inseriti da una legge nazione in un percorso di stabilizzazione”.
Vanno stabilizzati come previsto dal Mille Proroghe
Alla luce di tutto ciò il Codacons chiede all’Assessore Volo che intervenga immediatamente sospendendo tutte le procedure concorsuali in atto innanzi alle ASP e provvedendo, come previsto dalla normativa nazionale, alla stabilizzazione dei contratti dei precari Covid, personale prezioso e necessario per continuare a garantire gli stessi livelli di prestazione valorizzando le professionalità già acquisiti, indicendo nuovi concorsi che tengano conto di quanto espressamente previsto dal Decreto Mille Proroghe approvato da Camera e Senato.