Il Codacons interviene con forza sulla grave situazione del carcere Malaspina di Caltanissetta, teatro ieri mattina di una protesta dei detenuti che hanno denunciato condizioni di vita al limite della sopravvivenza.carcere Malaspina
Striscioni realizzati con lenzuola riportavano la richiesta di un garante per i diritti dei detenuti, mentre il braccio dei comuni, al primo e secondo piano, si è reso protagonista di tumulti con pentole e grate battute per richiamare l’attenzione delle istituzioni.
“Una richiesta legittima e drammatica” – I detenuti lamentano la mancanza di acqua calda e il mancato rispetto delle norme di dignità sancite dall’articolo 3 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, che vieta torture e trattamenti degradanti. Una situazione che non può più essere ignorata e che ricalca quanto avvenuto nel carcere di Palermo lo scorso agosto.
Il Codacons, tramite il suo Segretario Nazionale Francesco Tanasi, chiede con urgenza l’intervento del Ministro della Giustizia per verificare le condizioni di vita nel carcere di Caltanissetta e in tutte le strutture penitenziarie siciliane, promuovendo l’adozione di misure che garantiscano dignità e rispetto per i diritti fondamentali dei detenuti.
La protesta, durata tutta la mattina e che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine, dei reparti anti-sommossa e dei vigili del fuoco, è rientrata nel pomeriggio senza danni né feriti. Tuttavia, il Codacons sottolinea che queste manifestazioni sono la spia di un problema strutturale che non può essere sottovalutato.
“LE CARCERI NON DEVONO DIVENTARE LUOGHI DI ABBANDONO E VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI” – conclude il Codacons.
“L’Italia deve dimostrare di essere uno Stato di diritto anche nel trattamento delle persone private della libertà. Altrimenti, il rischio è un’escalation di tensioni sempre più difficili da gestire”.
Il Codacons è pronto a presentare una istanza alle autorità competenti per sollecitare interventi concreti e restituire dignità e giustizia a chi vive condizioni disumane all’interno delle carceri italiane.