CHIESTO L’INTERVENTO DEL SINDACO BIANCO, DELL’ASSESSORE BORSELLINO E DEL MINISTRO LORENZIN
CODACONS ANNUNCIA INTERROGAZIONE PARLAMENTARE E CLASS ACTION
Catania: Classico colpo di mano ferragostano, è stato chiuso il servizio di gastroenterologia ed endoscopia dell’Ospedale Garibaldi centro ed e’ stato accorpato a quello di Nesima.
Codacons e ART32-AIDMA (associazione italiana per i diritti del malato) si chiedono quale sia la logica perversa che mira ad eliminare una delle strutture più rinomate ed efficienti dell’endoscopia cittadina.
Lo afferma l’avv. Giovanni Petrone presidente regionale Codacons.
Da poco ristrutturata in modo razionale e mirato, punto di riferimento per i medici curanti, supporto indispensabile per i pazienti del pronto soccorso e ricoverati, che, altrimenti, con inevitabili aggravi economici per l’azienda ospedaliera e disagi, sia per gli stessi che per i reparti, devono essere trasportati da un ospedale all’altro, anche con il rischio di possibili contenziosi medico-legali.
È l’unico servizio al centro della città (il Vittorio Emanuele è in procinto di trasferirsi al S. Marco) che consente, anche a chi non ha mezzi di trasporto, di accedere a prestazioni che altrimenti sono reperibili solo in periferia o in cliniche private non convenzionate, con grosse difficoltà per i pazienti più anziani.
Considerato quanto detto e le attuali attenzioni che il nuovo manager del Garibaldi sta ponendo ad una migliore razionalizzazione dell’emergenza, ci si aspetterebbe invece una potenziamento e non un depauperamento di quelle poche strutture che hanno dimostrato di essersi guadagnati i gradi sul campo.
Codacons e ART32-AIDMA chiedono l’intervento urgente del sindaco Enzo Bianco, dell’assessore alla Sanità Lucia Borsellino e del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin.
Le due organizzazioni annunciano anche una interrogazione parlamentare e di aver dato mandato al proprio ufficio legale di studiare una possibile class action dei pazienti contro l’azienda ospedaliera Garibaldi e il suo manager.