Il Codacons Sicilia, dopo aver ricevuto alcune segnalazioni su presunti abusi edilizi realizzati nell’area archeologica di Santa Venera al Pozzo, in territorio del Comune di Aci Catena, nel 2016 aveva presentato alla Procura della Repubblica di Catania un dettagliato esposto-denuncia.
Al centro dell’attenzione erano finiti alcuni lavori eseguiti nell’area archeologica, sottoposta a vincolo di inedificabilità assoluta, in zona sismica, assoggettata a vincolo paesaggistico, ambientale ed archeologico, in assenza del necessario titolo abilitativo all’edificazione ed in contrasto, quindi, con le ragioni di tutela dell’area archeologica.
Dopo una prima richiesta di archiviazione, si è potuto accertare l’esistenza di alcuni edifici privati e manufatti abusivi realizzati all’interno dell’area archeologica di Santa Venera al Pozzo del Comune di Aci Catena. abusi edilizi
Con sentenza del 21 gennaio, tre soggetti sono stati, quindi, condannati dal Tribunale di Catania, quarta sezione penale, alla pena di mesi 10 di arresto ed uro 20.000/00 di ammenda, al risarcimento dei danni subiti dalla parte civile costituita CODACONS, assistita nel processo dall’Avv. Carmelo Sardella, nonché al pagamento alla stessa delle spese processuali e di una provvisionale immediatamente esecutiva pari ad Euro 1.500/00.
Il Tribunale ha, inoltre, ordinato la demolizione delle opere abusivamente realizzate e la riduzione in pristino dello stato dei luoghi a cura e spese degli imputati, subordinando la sospensione della pena alla demolizione delle opere da eseguirsi entro 30 giorni dal deposito della sentenza.
Il Codacons, impegnato su vari fronti per la tutela e la preservazione del patrimonio archeologico e paesaggistico siciliano esprime soddisfazione ed invita i cittadini a salvaguardare il territorio.