Chiesto anche di indire un bando internazionale per l’affidamento della gestione del servizio e di devolvere il ricavato al potenziamento e miglioramento delle strade ed autostrade siciliane.

Aeroporto concessione Sac SpaIn occasione della visita a Catania del Presidente dell’Ente Nazionale per L’Aviazione Civile (ENAC), Nicola Zaccheo, il Codacons rivolge un appello al Ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Danilo Toninelli, in ordine alle sorti della gestione del servizio aeroportuale. 

Invero, resa nota l’intenzione della Camera di Commercio del Sud Est Sicilia –  titolare di quote della SAC S.p.A. per il 61,22 % del capitale sociale – di dismettere il proprio pacchetto azionario a favore di privati in assenza di qualsivoglia vincolo o limite, il Codacons chiede al Ministro Toninelli di revocare la concessione alla SAC S.p.A., qualora il trasferimento delle quote pubbliche avvenisse.

Il Codacons ravvisa anche  la necessità che venga indetta una nuova procedura di evidenza pubblica per l’assegnazione della concessione, la cui partecipazione sia estesa anche ad operatori economici internazionali, e che il ricavato venga destinato all’integrazione, potenziamento e miglioramento delle infrastrutture siciliane, stante le condizioni di dissesto in cui versano le principali reti di collegamento dell’isola (nello specifico, le autostrade Ragusa – Catania, Catania – Messina, Catania – Palermo, Messina – Palermo).

Nondimeno, l’associazione invita il Ministro Toninelli a verificare e prendere contezza dell’ingente quantità di risorse economiche che negli anni la Società Aeroporto Catania ha ricevuto da parte della Regione Siciliana, senz’ombra di dubbio superiore rispetto alle somme stanziate da parte della Camera di Commercio per l’ottimizzazione della gestione del servizio (pari a 150.000 euro). Difatti, la Regione Siciliana non solo avrebbe investito nella SAC S.p.A (prima ASAC) circa 300 milioni di euro e finanziato la Soaco con più di 5 milioni di euro, ma avrebbe anche concesso dei contributi a fondo perduto di circa 100.000.000 euro per la costruzione dell’aerostazione attualmente usata dalla SAC S.p.A e di 40 milioni di euro alla Soaco per la costruzione dell’aerostazione di Comiso.

Da questo scenario sembra prospettabile il rischio che, a seguito della dismissione delle quote di maggioranza a favore di privati, i soci della SAC S.p.A. possano incassare il ricavato della vendita di un bene costruito con fondi pubblici e, conseguentemente, destinarli a fini estranei rispetto a quelli di pubblica utilità.

Alla luce di quanto detto il Codacons chiede al Ministro Toninelli di effettuare le opportune verifiche in ordine alla bontà ed opportunità delle operazioni di privatizzazione che intendono mettersi in atto e, per l’effetto, valutare la richiesta di ritirare la concessione alla SAC S.p.A, per poi procedere ad una nuova assegnazione attraverso l’indizione di una gara a respiro internazionale. 

A tal fine, il Codacons ritiene opportuno che il ricavato dell’operazione su indicata venga devoluto a favore del territorio siciliano e dei suoi abitanti, stante la necessità di rimettere in sesto infrastrutture e reti di collegamento da tempo inefficienti e poco sicure.

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