Due concerti del gruppo Il Volo al tempio della Concordia si svolgeranno il 31 agosto e l’1 settembre per promuovere Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025, nell’ambito del progetto di promozione internazionale realizzato grazie al finanziamento congiunto di Regione Siciliana e Ministero del Turismo. Agrigento crisi idrica
La regione siciliana finanzia con 900 mila euro il progetto per promuovere “Agrigento capitale della cultura 2025” trascurando la questione della carenza di acqua
In particolare, 900 mila euro verranno erogati dalla regione, attraverso l’Assessorato al Turismo, e 300 mila euro dal governo nazionale.
“Questa, dice l’avvocato Bruno Messina, Vice Presidente Regionale Codacons, rappresenta un’opportunità irripetibile per Agrigento, ma questi fondi pubblici potevano essere impiegati per risolvere la crisi idrica che colpisce maggiormente quelle zone dell’Isola.
Per questo motivo, continua Bruno Messina, abbiamo lanciato un sondaggio, con cui chiediamo ai residenti dell’agrigentino: Preferisci avere l’acqua o il concerto?. Vogliamo conoscere, dice provocatoriamente Messina, l’opinione delle persone che vivono in quei luoghi, perché in un momento storico di grave crisi idrica che affligge particolarmente la città di Agrigento e il suo territorio circostante si preferisce utilizzare denaro pubblico per finanziare un concerto.
La decisione della Regione appare del tutto fuori luogo e dimostra una mancanza di priorità rispetto ai bisogni urgenti della popolazione. Infatti, ad Agrigento si convive da tempo con la carenza di acqua, con disagi significativi per i residenti, molti dei quali subiscono razionamenti dell’acqua e limitazioni nella disponibilità del servizio.
“In tale contesto, continua l’avvocato Messina, la scelta di organizzare un evento culturale di ampia portata, benché significativo per l’immagine della città, appare un atto di spreco di risorse inadeguato e insensibile.
Chiediamo alla magistratura di verificare se vi sono inerzie e omissioni nel contrasto alla crisi idrica Agrigento crisi idrica
“D’altra parte, prosegue Messina, la priorità assoluta dovrebbe essere quella di risolvere le emergenze che affliggono il territorio, piuttosto che investire in operazioni di marketing. Pertanto, depositeremo un accesso agli atti per verificare quali azioni concrete sono state poste in essere da Regione ed Enti preposti per evitare la carenza di acqua ad Agrigento e provincia, nonchè la presentazione di un esposto affinchè la magistratura valuti se sussistono inerzie e/o omissioni nella questione dell’emergenza idrica, in quanto la situazione ad Agrigento è critica da troppo tempo, poichè perdite nella rete, infrastrutture inadeguate e l’inefficiente gestione delle risorse esistenti hanno peggiorato una crisi che sembra lontana dall’essere risolta”.