SIRACUSA – Le intense precipitazioni di stanotte su Siracusa e i gravi allagamenti in molte zone della città hanno mostrato ancora una volta le criticità legate al deflusso delle acque piovane.Allagamenti a Siracusa
Il Codacons, con l’avvocato Bruno Messina, annuncia un esposto alla magistratura contabile per verificare l’eventuale danno erariale causato dagli amministratori pubblici. D’altra parte, sembra che le opere appena realizzate abbiano acuito un problema che affligge la città da tempo e che non ha mai trovato soluzione. Oltre all’insufficienza dei sistemi di canalizzazione delle acque meteoriche, possono esserci difetti di manutenzione ordinaria, come la pulizia di caditoie e griglie di scarico, ma di certo quanto accaduto oggi non è legato a questo.
“Purtroppo, continua Bruno Messina, le condizioni climatiche stanno rendendo episodi di questo tipo sempre più frequenti e intensi, e proprio la mancanza di interventi strutturali per potenziare il deflusso e migliorare il sistema di drenaggio amplifica i danni e i disagi per i cittadini. Siracusa, come molte altre città italiane, si trova a fare i conti con una rete obsoleta e inadeguata, non adatta a fronteggiare fenomeni meteorologici sempre più estremi e improvvisi.
Per questo, prima di realizzare qualsiasi opera di riqualificazione urbana, l’amministrazione comunale avrebbe dovuto compiere attente valutazioni in merito ai sistemi di raccolta e di scarico delle acque bianche. Adesso, si potrà cercare solo di correre ai ripari, incidendo sulle nostre tasche. Infatti, qualsiasi nuovo intervento comporterà enormi esborsi di danaro pubblico.
Chiederemo, conclude Bruno Messina, alla magistratura contabile di indagare su quanto si sta verificando a Siracusa, perché la pianificazione urbana avrebbe dovuto comportare l’adozione di soluzioni sostenibili, come la creazione di superfici permeabili e la piantumazione di alberi, che aiutano a trattenere l’acqua piovana e a ridurre il carico sulla rete di drenaggio, mentre sembra che si sia preferita la cementificazione”.