Cittadini segnalano mancato rispetto norme igieniche esercizi pubblici Aumento controlli assembramenti periodo estivo
In Sicilia ormai è scoppiata l’estate, si va al mare, le persone riempiono i locali, ci si diverte e sembra non essere successo nulla – insomma il Covid 19 è ormai un lontano ricordo -. L’Associazione dei consumatori, però, interviene per non abbassare la guardia e, a seguito delle tante segnalazioni ricevute, chiede ai sindaci maggiori controlli e di vigilare sul rispetto delle norme di distanziamento nelle spiagge e nei locali, al fine di prevenire nuovi focolai. In alcuni zone dell’Isola sembra, infatti, di essere passati dal lockdown al libera tutti senza regole. Accade, d’altra parte, di assistere a scene di euforia collettiva in spiaggia, soprattutto nei week end, in cui orde di ragazzi si divertono e giocano ammassati in barba ai protocolli anti-covid; tutto a causa della mancanza di controlli, tutto come se non vi fosse più alcun pericolo. Aumento controlli assembramenti periodo estivo
Molti avventori di bar e locali notturni – dice il Vice Presidente Regionale del Codacons, avvocato Bruno Messina – ci hanno segnalato che non c’è più sicurezza perché gli assembramenti sono la costante, e non vi è il rispetto delle norme igieniche più basilari (personale degli esercizi commerciali senza mascherine, omessa pulizia dei tavoli dopo le consumazioni, ecc.). Vengono segnalati pure soggetti che entrano dalla porta d’uscita invece che dall’entrata e viceversa, come se non sussistesse la regola della distinzione tra l’una e l’altra. Analogo discorso vale per le spiagge, riguardo alle quali il Codacons ha stimato che l’effetto Covid ha prodotto un aggravio dei costi compreso tra il 10 e il 30% a seconda degli stabilimenti; e se trascorrere una giornata in un lido, con ombrellone e sdraio, sarà molto più costoso, la gente preferirà andare verso le spiagge libere, quelle in cui senza prenotazione e senza costi di ingresso si può fare un bagno.
Messina continua, infatti, dicendo che se molti Comuni siciliani hanno deciso di non allestire i vari solarium pubblici nelle città per evitare assembramenti, tuttavia, i rincari dei lidi hanno spinto le persone a riversarsi tutti nelle spiagge libere, dove non vi è il distanziamento, nonostante le linee guida della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome 20/81/CR01/COV19 del 16.05.2020 prevedano di dover assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti. Dunque, i rincari degli stabilimenti balneari sommati al mancato allestimento dei solarium in città produce l’effetto inverso a quello voluto, ossia il riversarsi tutti presso le spiagge libere, in cui si riscontrano assembramenti senza freni, in particolare sabato e domenica. E’ evidente che la gente non può permettersi di pagare il costo esorbitante di lettini e ombrelloni, e in spiaggia i protocolli saltano del tutto poiché non vi è alcun di controllo. Dove sono finiti gli addetti alla sorveglianza che dovevano verificare il rispetto delle regole? E sempre di inosservanza di regole si assiste presso gli Uffici Postali, perché se all’interno dei locali delle poste si entra a scaglioni all’esterno la gente si accalca senza distanza, in attesa del proprio turno. A che serve allora applicare le regole dentro l’Ufficio se fuori si attende tutti ammucchiati? Per questi motivi il Codacons invita i sindaci dei Comuni della Sicilia a istituire gli addetti alla vigilanza nelle spiagge e le forze dell’Ordine ad effettuare maggiori controlli, sensibilizzando tutti a un maggior senso di responsabilità. Aumento controlli assembramenti periodo estivo