Il Codacons: “A distanza di un anno il Presidente della Regione Musumeci ripete le stesse cose, ma quali misure concrete sono state adottate per assicurare la continuità territoriale”?
Siciliani sempre i più penalizzati, nessuna “continuità territoriale” per la condizione di insularità prevista a livello europeo, e dalla politica, solo chiacchiere! Caro biglietti trasporto aereo
Questa la denuncia del Codacons.
A distanza di un anno il Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ripete le stesse cose, ma quali misure concrete sono state adottate per assicurare la “continuità territoriale”? Chi decide di viaggiare con l’aereo in questo periodo lo deve fare a costi esorbitanti, proibitivi, i siciliani sono solo polli da spennare?
Basti pensare a quanto raccontato dallo stesso presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che ha speso 540 euro per un volo Roma-Catania. “Sono stato a Roma a spese mie e quando dovevo anticipare il viaggio di ritorno per raggiungere Catania a seguito del sisma mi è stato detto di pagare 540 euro per il volo Roma-Catania della compagnia italiana, 540 euro sono mezzo stipendio di un impiegato e di un operaio”, ha sottolineato il governatore.
Francesco Tanasi, Segretario Nazionale Codacons, conclude: “A distanza di un anno registriamo che i biglietti aerei in Sicilia costano troppo, ma basta parole, il presidente Musumeci agisca. In caso contrario, ci chiami al governo della regione e risolveremo noi il problema del caro biglietti”.
Si prenda ad esempio la Sardegna, che da anni in relazione all’attuazione della continuità territoriale, svolge un ruolo propulsivo e da protagonista in sinergia con il governo nazionale.
Per i residenti in Sardegna sono previste tariffe agevolate, perché la Sicilia deve avere un trattamento diverso?
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