Rigettando la richiesta di esclusione delle associazioni dei consumatori, avanzata dal difensore di uno degli imputati, il Tribunale di Catania in composizione collegiale, Presidente Caserta, ha ammesso la parte civile CODACONS nel processo scaturito dall’operazione «Corner bet», a carico di Andrea Leanza, titolare di un centro scommesse, Rosario Cavallaro, dipendente ditta privata e degli ex calciatori Giordano Maccarrone e Marco Palermo.
Codacons ammesso come parte civile nel processo per frode in competizione sportiva Catania operazione Corner bet
Nel processo appena cominciato viene contestata la creazione di una associazione finalizzata a commettere più reati di frode in competizione sportive, consistenti in azioni dirette a raggiungere un risultato diverso da quello conseguente al corretto e leale svolgimento della competizione sportiva nell’ambito di più incontri calcistici disputati in occasione dei campionati di “lega Pro” e di “Coppa Italia di Lega Pro“. Sono almeno quattro gli incontri calcistici in cui è stato accertato l’interesse degli imputati: Trapani-Bisceglie, Rende-Bisceglie, Bisceglie-Sicula Leonzio e Vibonese-Siracusa, nella stagione 2018/19. Catania operazione Corner bet
Le intercettazioni e le analisi informatiche dei diversi smartphone, sequestrati nel corso delle perquisizioni disposte dalla Procura, avrebbero evidenziato, infatti, un sodalizio criminoso dedito alla realizzazione di frodi in competizioni calcistiche di Lega Pro. In particolare, Leanza e Cavallaro, per ottenere un profitto dalle vincite di scommesse sportive, avvalendosi della fattiva collaborazione di Maccarrone e Palermo, all’epoca rispettivamente calciatori del Bisceglie e del Siracusa, si sarebbero adoperati per alterare talvolta l’esito delle partite, talvolta il numero dei corner e talvolta il numero delle espulsioni dei giocatori.
“E’ evidente come la prassi di pilotare gli incontri di calcio, con l’alterazione del risultato delle partite, ha prodotto un danno grave sul fronte delle scommesse, una falsificazione del gioco ed una lesione della buona fede e dei diritti propri dei tifosi – commenta l’Avv. Carmelo Sardella Dirigente dell’ Ufficio legale regionale – di cui il Codacons chiamerà a rispondere gli imputati”.