Tanasi: scongiurato l’esodo dal 4 maggio verso la Sicilia occorre capire chi è immune Codacons test rapidi 

L’aumento delle corse dei treni da Milano e Torino verso il Sud e l’esaurimento dei biglietti del treno Milano-Napoli di giorno 4 maggio aveva fatto temere ai siciliani che il 4 fosse un altro giorno come quello vissuto dopo l’annuncio del lockdown, quando la stazione dei treni di Milano venne presa d’assalto per rientrare nel meridione. Il Presidente della Regione Musumeci, però, ha ottenuto dal Ministro dei Trasporti il mantenimento delle norme per l’accesso in Sicilia sino al 17 maggio; quindi, sembra che treni, aerei e navi non possano giungere nell’Isola, almeno sino al 17 di maggio. Codacons test rapidi 

Dimissioni Francesco TanasiA questo punto, tuttavia,Francesco Tanasi Segretario Nazionale Codacons chiede all’Assessore della Salute Ruggero Razza che venga avviato subito quello screening sulla popolazione disposto dalla circolare del 16 aprile. Infatti, nella circolare dell’Assessore Razza è prevista l’esecuzione dei test sierologici rapidi di tipo “qualitativo” su ampia parte della popolazione, ma ancora l’indagine non è stata avviata. Si tratta, in particolare, di effettuare dei test veloci, dapprima sul personale delle forze dell’ordine, poi sui volontari che fronteggiano l’emergenza sanitaria, sino a raggiungere tutti coloro che hanno proseguito l’attività anche dopo il D.P.C.M. dell’11 marzo 2020.

In tal modo si può stabilire chi ha già sviluppato gli anticorpi e può tranquillamente continuare a lavorare senza rischio e capire, contestualmente, quale parte della popolazione siciliana ha avuto contatti con il Covid-19. Ricordiamo, d’altra parte, che molti sono immuni pur non avendo avuto i sintomi della malattia. A prescindere, dunque, dall’uso del  tampone rinofaringeo, che continuerà ad essere adoperato anche in Sicilia per i soggetti sintomatici, paucisintomatici, per coloro che sono entrati in contatto con persone positive al virus e per tutti i cittadini individuati dalle circolari del Ministero della Salute e dalle ordinanze del Presidente della Regione Siciliana, i test rapidi “qualitativi” somministrati alla popolazione consentono una scrematura importante; inoltre, se di pari passo verranno effettuati dei test, questa volta di tipo “quantitativo”, su quanti operano nei reparti Covid, sui dipendenti delle strutture di ricovero pubbliche e private non Covid, sul personale delle USCA (Unità Sanitarie di Continuità Assistenziale) e delle ASP, medici di Medicina generale e pediatri di libera scelta compresi, e poi sul personale delle RSA e delle Case di riposo, si avrà una fotografia della situazione epidemiologica sull’Isola.

Difatti, secondo uno studio effettuato dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana, che ha utilizzato i dati diffusi dall’Ospedale cinese di Shenzhen, il 90% dei pazienti sviluppa anticorpi entro 12 giorni dall’esordio clinico e tramite i test rapidi si possono identificare i soggetti che sono venuti a contatto con il virus; i positivi possono essere sia soggetti guariti che soggetti con infezione attiva, e la loro identificazione vuol dire prevenire il diffondersi del coronavirus in Sicilia. Ecco perché Tanasi chiede l’immediato avvio dello screening sulla popolazione, rendendo fruibile i kit nelle farmacie delle ASP, in modo da consentire a tutti di effettuare il test gratuitamente. Codacons test rapidi 

E’ fondamentale per la ripartenza anche perché, abbiamo appreso che chi guarisce dal Covid-19 sviluppa sempre gli anticorpi protettivi al virus. Difatti, uno studio della Chongqing Medical University, pubblicato sulla rivista Nature Medicine, ha rilevato nel 100% dei pazienti analizzati la presenza degli anticorpi IgG, cioè quelli che proteggono a lungo termine. Ciò significa che il test sierologico può essere utile per diagnosticare i pazienti sospetti, risultati negativi al tampone, e identificare quelli asintomatici.

 Se di fase 2 si può parlare, sostiene il Codacons, lo si dovrà fare attraverso l’uso di questi strumenti e sulla scorta dei dati con essi acquisiti. Del Presidente Musumeci, prosegue il Codacons, ricordiamo tutti le sue parole “noi siciliani non siamo carne da macello!” pronunciate la notte del 22 marzo scorso, quando moltissime auto erano ferme a Villa San Giovanni pronte a imbarcarsi sul traghetto per Messina, apprezziamo il blocco ottenuto sino al 17 maggio, ma pretendiamo l’avvio dei test a tappeto. I siciliani, conclude Tanasi, sono rimasti a casa, per come previsto dalle disposizioni emanate, e ieri si è avuto meno ricoveri e più guariti, dobbiamo realizzare il monitoraggio subito, perché la data del 17 maggio è vicina.  Codacons test rapidi 

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