Studi scientifici su relazione tra inquinamento e diffusione covid-19 Coronavirus Codacons inquinamento
Il CODACONS chiede norme più stringenti in materia di controllo dell’inquinamento in seguito alla pubblicazione di diversi studi di società scientifiche e Università sulla relazione tra l’inquinamento e diffusione del Covid-19 in Italia, nel quale si delinea una stretta correlazione circa l’incidenza dei casi di infezione virale con le concentrazioni di particolato atmosferico come il PM10. Nelle industrie e nelle città, – dice il Prof. Francesco Tanasi, Giurista e Segretario Nazionale Codacons – occorrono più controlli e più bonifiche, più investimenti in materia ambientale e ancora maggiori agevolazioni per la conversione delle attività produttive nell’ottica della green economy, perché la salute viene prima di ogni altra cosa. Coronavirus Codacons inquinamento
Bisogna applicare concretamente le misure volte all’integrazione delle esigenze di sostenibilità ambientale nelle procedure di produzione di beni e servizi; ancora, è necessario ridurre l’uso delle risorse naturali, sostituendo le fonti energetiche non rinnovabili con fonti rinnovabili, si deve ridurre la produzione di rifiuti e le emissioni inquinanti, nonché i rischi ambientali. Lo studio ha evidenziato una relazione tra i superamenti dei limiti di legge delle concentrazioni di PM10 registrati nel periodo compreso tra il 10 febbraio e il 29 febbraio e il numero di casi infetti da COVID-19, aggiornati al 3 marzo e le analisi realizzate dai ricercatori indicano un rapporto diretto tra i casi di COVID-19 e lo stato di inquinamento da PM10 dei territori italiani, coerentemente con quanto ormai ben descritto dalla più recente letteratura scientifica per altre infezioni virali.
La relazione tra infetti da coronavirus e PM10 suggerisce un’interessante riflessione sul fatto che la concentrazione dei maggiori focolai si è registrata proprio in Pianura Padana mentre minori casi di infezione si sono registrati in altre zone d’Italia. Dunque, secondo Tanasi, ci dobbiamo imporre degli obiettivi nuovi, anche alla luce dell’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici e dobbiamo prendere consapevolezza che questa pandemia ci ha lasciato un grande insegnamento: trattare male l’ambiente vuol dire trattare male noi stessi. I prossimi interventi legislativi dovranno mirare necessariamente verso una sanità più efficiente e un territorio più pulito. Coronavirus Codacons inquinamento