Assurde e irrealizzabili le pretese di passaporti, app o attestati di negatività al virus Coronavirus limitazioni Sicilia
Tutte le limitazioni agli accessi dei cittadini annunciate dalle Regione Siciliana e dalla Sardegna sono illegittime e finiscono ora al vaglio della Corte Costituzionale. Lo afferma il Codacons che, in vista delle riaperture agli spostamenti a partire dal 3 giugno, porta il “passaporto sanitario” all’attenzione della Consulta, dove già pende un ricorso dell’associazione contro le Regioni che durante la fase 2 si sono mosse in ordine sparso con ordinanze che contraddicevano le disposizioni del Governo. Coronavirus limitazioni Sicilia
“Abbiamo deciso di presentare motivi aggiunti al ricorso pendente dinanzi la Corte Costituzionale, affinché sia valutata la legittimità costituzionale degli attestati che alcune regioni richiedono ai cittadini per l’ingresso nel territorio – spiega il Codacons- Le regole per i trasferimenti tra regioni devono essere infatti decise dallo Stato, e qualsiasi limitazione lede i diritti costituzionali; le pretese di passaporti, app o attestati di negatività al Covid per entrare in Sicilia sono assurde e irrealizzabili, e configurano una lesione dei principi riconosciuti dalla nostra Costituzione”.
Strumenti inutili che scoraggiano il turismo
Tutti questi strumenti sono inutili dal punta di vista pratico perché i controlli sono facilmente eludibili qualora il turista decida deliberatamente di non portare con sé il cellulare e/o di non comunicare eventuali stati febbrili; inoltre, detti controlli possono risultare controproducenti in quanto scoraggiano il turismo nella nostra isola, comparto già fortemente in crisi a causa del coronavirus.
L’unico limite che può essere giustificato, sia in entrata che in uscita dalle regioni, è quello verso coloro che mostrano sintomi di Covid e febbre alta, perché ogni altra limitazione risulterebbe incostituzionale – conclude l’associazione. Coronavirus limitazioni Sicilia