L’inflazione rialza la testa in Italia, con un’accelerazione dei prezzi al dettaglio che a febbraio ha raggiunto l’1,6%. Questo aumento si traduce in un aggravio annuo pari a 526 euro per una famiglia tipo e 716 euro per un nucleo con due figli. È quanto emerge dai dati definitivi diffusi oggi dall’Istat, analizzati dal Codacons. Costo della vita
Codacons: “costo della vita sempre più insostenibile, il governo intervenga con misure strutturali”Costo della vita
Il rialzo dell’inflazione è trainato principalmente dalle tensioni sul mercato dell’energia: i beni regolamentati segnano un aumento annuo del +31,4%, con un impatto diretto sui costi delle forniture di luce e gas. A subire rincari significativi sono anche i prodotti alimentari e le bevande analcoliche, che registrano un incremento del +2,4% su base annua. L’effetto combinato di questi aumenti erode il potere d’acquisto delle famiglie e frena la capacità di spesa, con possibili ripercussioni sulla domanda interna e sull’intero sistema economico.
“I dati dell’Istat confermano che l’inflazione è ormai una zavorra per le famiglie italiane e per la crescita del Paese – spiega Francesco Tanasi, Segretario Nazionale Codacons – il recente decreto bollette si dimostra del tutto inadeguato, perché non affronta i fattori strutturali che alimentano il caro-energia e i rincari sui beni primari. Senza interventi concreti per ridurre i costi dell’energia e tutelare il potere d’acquisto dei cittadini, si rischia una contrazione dei consumi con effetti negativi su imprese e occupazione.
Per questo sollecito il Governo ad adottare misure urgenti ed efficaci, tra cui un piano di contenimento dei costi energetici, il contrasto alle speculazioni sui beni essenziali e politiche di sostegno ai redditi, al fine di evitare un ulteriore impoverimento delle famiglie italiane”.