Il CODACONS da mesi segnala svariate criticità nella gestione dell’Autorità Portuale di Sistema del Mare di Sicilia Orientale, ente sotto il controllo del Ministero dei Trasporti che amministra i porti di Catania, Augusta, Siracusa e Pozzallo.

Le problematiche evidenziate riguardano aspetti fondamentali come le nuove assunzioni, la sottoscrizione di accordi sindacali aziendali e presunte incompatibilità di alcuni componenti del Comitato di Gestione dell’AdSP, che avrebbero rapporti di parentela con dipendenti e neo-assunti.Criticità Autorità Portuale

Chieste le dimissioni dei vertici e l’intervento del Ministro Salvini dopo le contestazioni ANACCriticità Autorità Portuale

Alle denunce del CODACONS sono seguiti interventi significativi: una sentenza del TAR di Catania ha dichiarato illegittima la revoca disposta dall’AdSP di un bando di assunzione e l’ANAC ha avviato verifiche sulle incompatibilità dei componenti del Comitato di Gestione. Recentemente, poi, l’ANAC, con Delibera 577/2024 (Fasc. 5892/2023), ha inoltre contestato la legittimità della procedura con cui l’AdSP intendeva affidare, mediante finanza di progetto, i lavori e la gestione di tutti i servizi di interesse generale nei porti di Catania e Augusta.

Secondo l’ANAC, le criticità sollevate sono particolarmente rilevanti in quanto riguardano aspetti sostanziali e procedurali. Il CODACONS, alla luce di tali rilievi, chiede le dimissioni dei vertici dell’AdSP, a partire dal Presidente, dal Segretario Generale e dai componenti del Comitato di Gestione, la cui operatività appare compromessa. Qualora ciò non avvenga, sarà necessario un intervento diretto e risolutivo da parte del Ministro Salvini.

“Le criticità evidenziate dall’ANAC e la controversa gestione effettuata da parte un ente di importanza strategica come l’AdSP – spiega l’avv. Bruno Messina Vice Presidente Regionale Codacons – non possono più essere tollerate. Occorre un immediato cambio di passo: se i vertici dell’ente non rassegneranno le dimissioni, chiediamo al Ministro Salvini di intervenire con decisione per garantire trasparenza e legalità. La Sicilia orientale non può permettersi ulteriori inefficienze in un settore cruciale come quello portuale.”

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