Francesco Tanasi Giurista e Segretario Nazionale Codacons interviene sul delicato tema dei diritti dei detenuti, richiamando l’attenzione delle istituzioni e della società civile sull’importanza di garantire condizioni dignitose e rispettose della persona all’interno delle carceri italiane.
“Il trattamento dei detenuti è un banco di prova per il livello di civiltà di una società. Non possiamo tollerare situazioni in cui i diritti umani vengano calpestati o ignorati. Il rispetto della dignità di ogni individuo, anche di chi ha commesso un reato, è un principio fondamentale che non può essere trascurato” – dichiara Tanasi.
Il CODACONS evidenzia come siano ancora molte le criticità nel sistema penitenziario italiano, dalle condizioni di sovraffollamento alle carenze strutturali, fino alla mancanza di adeguati programmi di reinserimento sociale. “Le carceri devono essere luoghi di rieducazione, non di abbandono o vendetta sociale. È necessario investire in programmi di formazione e lavoro, fondamentali per prevenire la recidiva e offrire una reale possibilità di riscatto” – prosegue Tanasi.
Il CODACONS chiede interventi immediati su tre fronti principali:
1. Miglioramento delle condizioni di vita nelle carceri, con particolare attenzione al sovraffollamento e alla salute mentale dei detenuti.
2. Monitoraggio indipendente delle strutture penitenziarie per garantire il rispetto degli standard internazionali.
3. Sostegno ai percorsi di reintegrazione sociale, attraverso formazione professionale e supporto psicologico.
4. Adeguamento del numero degli agenti di polizia penitenziaria alla popolazione carceraria.
“L’uguaglianza davanti alla legge e il rispetto dei diritti fondamentali devono essere assicurati a tutti, senza eccezioni. Solo così potremo costruire una società più giusta e solidale” conclude Tanasi, ribadendo l’impegno del CODACONS nel promuovere il rispetto dei diritti dei detenuti e delle loro famiglie.