In occasione della Giornata Internazionale della Donna, il Codacons e Codacons Donna annunciano il lancio dell’Osservatorio sulle Discriminazioni Salariali, un’iniziativa volta a monitorare e contrastare le ingiustizie retributive che ancora oggi penalizzano le donne nel mondo del lavoro. Disparità salariale donne

Nonostante la legge imponga la parità di trattamento economico, in molte realtà aziendali le lavoratrici continuano a percepire stipendi inferiori rispetto ai colleghi uomini, pur svolgendo le stesse mansioni e avendo le medesime competenze. I dati più recenti evidenziano un problema strutturale che richiede azioni concrete e immediate.

Francesco Tanasi: “le aziende che discriminano le donne devono rispondere davanti alla legge”  Disparità salariale donne

“La disparità salariale è una violazione inaccettabile dei diritti delle donne e un problema che mina la crescita economica e sociale del Paese. Con il nostro Osservatorio, vogliamo raccogliere segnalazioni e denunciare le aziende che discriminano le lavoratrici, affinché rispondano delle proprie responsabilità davanti alla legge. È ora di dire basta a questa ingiustizia” – dichiara il prof. Francesco Tanasi, Giurista e Segretario Nazionale Codacons.

L’Osservatorio avrà il compito di raccogliere testimonianze, verificare le situazioni di discriminazione e, laddove necessario, avviare azioni legali contro le aziende responsabili di trattamenti economici ingiusti.

Secondo il Documento di sintesi CNEL-ISTAT, il mercato del lavoro femminile presenta ancora forti criticità:

  • Il tasso di occupazione femminile in Italia è inferiore di 12,6 punti percentuali rispetto alla media UE e rimane il più basso tra i 27 Paesi dell’Unione.
  • Quasi un quarto delle donne occupate (2,5 milioni) si trova in una condizione di vulnerabilità lavorativa, con contratti precari o part-time involontario, rispetto al 13,8% degli uomini.
  • Il gap di genere nel tasso di occupazione è quasi doppio rispetto alla media UE (17,4 punti contro 9,1 punti), rendendolo il più elevato in Europa.
  • Le donne guadagnano in media oltre 6.000 euro in meno all’anno rispetto agli uomini, nonostante il loro livello di istruzione sia mediamente più alto.
  • La disparità salariale è aggravata da un sistema di welfare carente, che costringe molte donne a rinunciare al lavoro per l’impossibilità di conciliare carriera e famiglia.

“Senza politiche di welfare e conciliazione, le donne saranno sempre penalizzate”

“Senza un potenziamento dei servizi di welfare, le donne continueranno a essere penalizzate e il mercato del lavoro perderà capacità preziose. Servono politiche di conciliazione efficaci, come l’estensione del congedo di paternità obbligatorio, un accesso equo ai servizi di cura per figli e anziani, e una trasformazione culturale che renda la parità un valore condiviso. Non possiamo accettare che il carico familiare sia ancora oggi il principale ostacolo all’occupazione femminile” – dichiara l’ avv. Federica Prestidonato, Presidente di Codacons Donna.

Il Codacons e Codacons Donna chiedono un intervento urgente da parte delle istituzioni per:

  • Rafforzare i congedi di paternità obbligatori, affinché la genitorialità non gravi esclusivamente sulle donne.
  • Aumentare i servizi pubblici per la cura dei figli e degli anziani, riducendo il peso dell’assistenza familiare sulle lavoratrici.
  • Monitorare e sanzionare le aziende che non rispettano la parità retributiva, applicando le norme esistenti in modo più stringente.

Le lavoratrici che ritengono di essere vittime di disparità salariale possono contattare il Codacons inviando un’email a sportellocodacons@gmail.com o scrivendo su WhatsApp al numero 3715201706.

Il Codacons e Codacons Donna proseguiranno questa battaglia con tutti gli strumenti giuridici disponibili, affinché nessuna donna sia più penalizzata sul lavoro per il solo fatto di essere donna.

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