Mi fa un po’ rabbia che si continui a parlare delle ruberie delle regioni citando sempre come il diavolo quel “Batman” in sovrappeso che ha fatto in fondo scoperchiare il pentolone della più becera corruzione delle regioni italiane. Se potessi a Batman darei un premio perché grazie a lui e alla sua faccia tosta si è cominciato a guardare dentro lo schifo delle nostre amministrazioni regionali.
Ma dico male anche qui perché non è proprio grazie a lui che si è arrivati a tutto ciò: nel 2007 il Codacons si accorge che le regioni fanno strame dei soldi pubblici e quella del Lazio a gestione marrazziana fa addirittura una legge per regalare alle finte associazioni dei clientes dei consiglieri 25 milioni di euro a pioggia. Insomma, un vero e proprio schifo!Allora che fa? Presenta un progetto per fare qualcosa per le famiglie laziali ma non vanta nessun consigliere come padrino “ladrone” di riferimento, di conseguenza la Regione risponde picche e dice che il Codacons non sta nell’elenco della tabella allegata alla legge regionale, e se non stai lì non hai speranze: i soldi non ti spettano.
Allora l’associazione impugna questo rifiuto al Tar, che ovviamente ci dà ragione in toto e manda la legge regionale alla Corte Costituzionale, che a sua volta ci da ragione e annulla la disposizione da noi contestata.
Ecco che da allora le cose per le regioni diventano più difficili: la Giunta Marrazzo deve restituire i 25 milioni di euro e ora siamo in causa contro i singoli consiglieri di allora (che fecero scempio del denaro pubblico) allo scopo di far avere indietro ai cittadini i soldi
illegittimamente spesi in virtù di una legge schifosa che non faceva altro che regalare soldi ai partiti. Ma non finì qui: sulla questione avevamo interpellato anche la Corte dei Conti, ma l’allora Presidente Giampaolino – che ha sempre dichiarato di voler combattere questo malcostume tutto italiano – non fornì alcuna risposta. Ci chiediamo come mai il presidente della Corte dei Conti si accorse delle ruberie delle regioni solo a seguito dell’iniziativa della Procura sul caso “Batman”, e non dette alcun seguito ai nostri esposti, seppur adeguatamente motivati e dettagliati.
Ma quel che voglio dire io è che “Batman” non è il diavolo: i veri diavoli sono tutti i componenti del Consiglio di presidenza della Regione Lazio di tutti gli orientamenti politici che, durante la giunta Polverini, deliberano una pioggia di soldi pubblici in favore dei loro partiti di appartenenza (Pdl, Pd, Udc e Idv).
Fu allora che non ci vedemmo più e presentammo venti denunce in venti Procure della Repubblica contro venti regioni, e da quelle denunce oggi finalmente sono scaturiti procedimenti e arresti.
Quale è la morale della favola? Che in questo paese puoi rubare impunemente senza temere nemmeno la Corte dei Conti (speriamo che il nuovo presidente Squitieri non chiuda mai più tutti e due gli occhi sulle denunce dei cittadini…) e senza essere mai punito, visto che la galera a “Batman” non è una punizione: si dovrebbero far cacciare a tutti i consiglieri delle 20 regioni i soldi fino all’ultimo euro usati con la scusa delle spese dei gruppi in danno della collettività inerme. Forse allora le cose comincerebbero a cambiare. Noi, modestamente, ci stiamo attrezzando a fare questo e se non ci fermano non molleremo l’osso tanto facilmente.