Ha avuto luogo, ieri sera, un incontro conviviale promosso dal Presidente di Union Ports, Davide Fazio, che rappresenta cluster marittimo-portuale di Augusta – la città dei due porti, e tra il Direttore del Dipartimento regionale dei Porti e dei Trasporti Marittimi del Codacons Sicilia, l’Avvocato Roberto Nanfitò.

Un invito molto gradito da parte di Nanfitò, che ha colto l’occasione per presentare ad un uditorio molto qualificato ed attento alle problematiche del settore, per illustrare le linee programmatiche che saranno sviluppate nel corso dell’anno dal neo Dipartimento, voluto fermamente dal Segretario nazionale del Codacons, Professore Francesco Tanasi e dal Presidente regionale, Avvocato Giovanni Petrone. Ufficio ritenuto strategico per la tutela dei consumatori in un settore complesso, come quello assegnatogli. Incontro Union Ports

E i temi che sono stati affrontati nel corso della serata hanno polarizzato l’attenzione del Direttiva e dei soci della Associazione, che sono intervenuti numerosi per confrontarsi sulla geo politica, legata ai traffici marittimi provenienti dal Far East, che hanno subito un forte rallentamento dei flussi mercantili, stante che buona parte delle grandi navi porta container non passano più dal canale di Suez, per via degli attacchi terroristici yemeniti, ma sono costretti a circumnavigare l’Africa per scalare í porti europei, causando il conseguente innalzamento dei costi del trasporto marittimo e l’aumento dei tempi della durata della rotta.

Roberto Nanfitò si è soffermato, in particolare, sulla nuova mission affidata alle Autorità di Sistema Portuali, dalla c.d. transizione ecologica dettata dalla Unione Europea, la cui agenda politica ha impresso una nuova sfida agli Enti di Diritto Pubblico Portuali, ovvero, di trasformarsi da nodi della logistica all’interno del sistema intermodale dei trasporti, in comunità energetiche per supportare l’innovazione tecnologica delle costruzioni navali, a cui gli Armatori italiani non si sono sottratti, investendo i loro capitali nel commissionare navi più performanti nel settore dell’uso degli eco carburanti, e quindi più eco-sostenibili.

Ma questa rivoluzione ecologica copernicana, non ha trovato pronti i porti italiani, tranne qualche rara eccezione. Un appuntamento con la storia, che sta creando forte disagio al nostro armamento, che è già proprietario di navi alimentate bi-fuet, che hanno difficoltà a rifornirsi con gli eco carburanti, come G. N. L. l’ammoniaca, in attesa che vengano sostituiti dall’idrogeno, in fase di studio, utilizzano |igoaoUo a basso contenuto di zolfo per entrare nei porti, o l’utilizzo di batterie al lido per alimentare te macchine di bordo.

Ma il tavolo conviviale è stato anche utile per confrontarsi sulla riforma portuale Delrio, dal nome del Ministro delle Infrastrutture e dei Traporti, che ha voluto riformare La legge istitutiva della portualità (n.84 del 28.1.1994), che il Presidente Fazio e i soci di Union Ports hanno bocciato sonoramente giudicandola una vera e propria contro riforma per la gestione troppo burocratica dovuta all’accorpamento dei porti gestiti dalle ex Autorità Portuali, a cui sì sono aggiunti gli altri già di provenienza delle Regioni, la cui governance ha creato seri problemi gestionali, oltre alla perdita netta di rappresentatività da parte del mondo del cluster marittimo-portuale, che sono confluiti nell’organo meramente consultivo del Partenariato del Mare, previsto dalla nuova legislazione portuale, mentre prima erano rappresentativi con poteri decisori all’interno dei Comitati Portuali delle ex Autorità Portuali, ed erano artefici dello sviluppo dei porti, stante la collegialità detta vecchia govemance.

Ma anche le cosiddette buone pratiche, che dovevano essere supportate dalla digitalizzazione dei servizi portuali, sono ferme al palo, per via della forte carenza di organico delle Agenzie delle Dogane, degli Uffici di Sanità Marittima Frontaliera, il cui personale comunque supporta come può gli Operatori portuali, che si fanno carico di pesanti incombenze burocratiche per fornire un servizio efficiente atta loro clientela. E Union Ports, cresciuta insieme ad un porto industriale fra i più importanti del Mediterraneo, serra le sue fila per innovarsi e offrire ai Players dei mercati globali, professionalità e competenze.

Con questa fermezza e con l’auspicio che le cose possano migliorare nel tempo, che si sono conclusi i Lavori dell’incontro sì conviviale, ma anche molto vivace e operativo, dove è stata consegnata all’Avv. Roberto Nanfitò, la tessera onoraria di socio dell’Union Ports, e il Krest dell’Associazione, per la sua attività meritoria di ex Segretario Generate dell’Autorità Portuale dal gennaio 1996 al 2004, e per i successivi anni fino al 2019, nella qualità di Dirigente a capo di diverse Direzioni. Incontro Union Ports

Presente all’incontro, anche Dott. Franco Di Blasi, affermato Regista che, insieme al figlio Giuseppe, hanno realizzato tanti film, compreso un documentario commissionato dalla stessa Union Porta: la città dei due porti”, il cui progetto di comunicazione è stato redatto dallo stesso Roberto Nanfitò, nella qualità di Giornalista.

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