Palermo – Il Codacons esprime profonda indignazione per la recente scoperta di forniture di mascherine non conformi agli standard di sicurezza, distribuite durante l’emergenza Covid-19. Secondo le indagini condotte dalla Guardia di Finanza, due società con sede a Palermo e in provincia di Enna avrebbero fornito al Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana dispositivi di protezione individuale non conformi, accompagnati da documentazione contraffatta.

Un attacco intollerabile alla salute pubblica: i responsabili paghino Mascherine non conformi

Queste azioni rappresentano una grave minaccia per la salute pubblica, esponendo inconsapevolmente i cittadini al rischio di contagio. È inaccettabile che, in un momento di emergenza sanitaria, alcuni imprenditori abbiano anteposto il profitto alla sicurezza collettiva, mettendo a repentaglio la vita di migliaia di persone.

Il Codacons annuncia la propria costituzione come parte offesa nel procedimento penale avviato, con l’obiettivo di rappresentare e difendere gli interessi dei consumatori coinvolti. Chiediamo che la giustizia faccia il suo corso con la massima severità, affinché i responsabili di tali atti siano puniti in modo esemplare.

A tal fine, il Codacons ha dato mandato agli avvocati Bruno Messina e Marcello Drago di avviare tutte le azioni legali necessarie per garantire giustizia ai cittadini coinvolti e accertare le responsabilità di chi ha lucrato sulla salute pubblica.

È fondamentale che episodi del genere non si ripetano e che venga garantita la massima trasparenza e sicurezza nella distribuzione di dispositivi di protezione individuale.

Il Codacons continuerà a vigilare affinché la salute dei consumatori sia sempre al primo posto e affinché vengano adottate misure preventive per evitare future frodi nel settore sanitario.

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