A seconda della commissione possibile copiare o ottenere aiuti esterni.
La terza prova degli esami di maturità, il cosiddetto “quizzone”, crea disparità tra studenti e non garantisce parità di trattamento a chi sostiene gli esami. Lo afferma il Codacons, commentando quanto sta emergendo in queste ore sul web.
Il prof. Francesco Tanasi Segretario Nazionale Codacons spiega che “anche quest’anno sono state confermate le tante lacune del quizzone e le ingiustizie che tale prova determina. A seconda della commissione esaminatrice, infatti, è stato possibile copiare, ottenere aiuti esterni o addirittura conoscere in anticipo le domande oggetto della prova. Una situazione che realizza palesi disparità di trattamento, in quanto alcuni studenti sono stati oggettivamente avvantaggiati mentre altri, quelli cui è capitata una commissione più scrupolosa, non hanno potuto contare su alcun tipo di sostegno”.
“Quanto sta emergendo in queste ore sul web – prosegue Tanasi – rischia di aprire la strada ai ricorsi da parte di chi sarà bocciato o riceverà un voto ritenuto insufficiente. Su siti e social network sono pubblicate infatti le testimonianze di chi ha copiato o ha ottenuto aiuto dai compagni o dagli stessi professori, un quadro che potrebbe essere utilizzato come prova per annullare l’intero quizzone dinanzi la giustizia amministrativa”.
F.S.
Maturità terza prova Maturità terza prova Maturità terza prova