SE SARANNO ACCERTATI ILLECITI, TUTTI I FINANZIATORI POTRANNO CHIEDERE IL RIMBORSO DEI SOLDI DONATI ALLA ONG
Dopo le gravi rivelazioni circa il presunto coinvolgimento di Medici Senza Frontiere nell’inchiesta della Procura di Trapani relativa a soccorsi e trasbordi in mare effettuati senza essere stata allertata dalla Guardia Costiera, il Codacons ha deciso di scendere in campo per difendere i tanti cittadini che, nel tempo, hanno finanziato la Ong. Lo rende noto Francesco Tanasi Segretario Nazionale Codacons.Medici senza frontiere rimborsi
“Ovviamente il nostro auspicio è che le accuse contro Msf si smontino e non trovino alcun riscontro ma, se dalle indagini della magistratura dovessero emergere illeciti, si aprirebbe il delicato fronte della tutela dei sostenitori della Ong, ossia di quei soggetti, cittadini o enti, che nel tempo hanno finanziato le attività di Medici Senza Frontiere attraverso donazioni in denaro – spiega il presidente Carlo Rienzi – Soggetti che, se sarà accertato un modus operandi al di fuori dalle regole o contrario alle leggi vigenti in capo alla Ong, acquisirebbero il diritto alla restituzione dei soldi versati in favore di Msf”.
In tal senso il Codacons – che lunedì si costituirà parte offesa nell’inchiesta di Trapani chiedendo di procedere per associazione a delinquere nei confronti di tutte le Ong coinvolte e di eseguire tramite la Guardia di finanza indagini patrimoniali sulle stesse e sui loro dirigenti – pubblicherà nei prossimi giorni sul proprio sito internet il modulo attraverso il quale i sostenitori di Medici Senza Frontiere potranno costituirsi parte offesa dinanzi la procura di Trapani e ottenere così risarcimenti in caso di accertate irregolarità.
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