francesco tanasiUna situazione inacccetabile per la quale dovranno essere chiarite le responsabilità e risarciti i danni provocati ai cittadini.

Lo afferma il Codacons, intervenendo sulla grave emergenza di Messina, che perdura ormai da una settimana .

Oggi il Segretario Nazionale Codacons Francesco Tanasi e il Presidente provinciale Antonio Cardile si sono recati in Procura per depositare un esposto sulla incredibile vicenda.

“Abbiamo deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Messina”, spiega l’avv. Cardile “affinché siano accertate eventuali responsabilità di enti pubblici e soggetti privati che hanno determinato o concorso a determinate la gravissima carenza di acqua nella città. E’ davvero intollerabile che nel 2015 una frana metta in ginocchio una intera popolazione, creando disagi immensi a cittadini, uffici e negozi”.

Dinanzi a tale inaccettabile situazione il Codacons chiede che sia garantito alla cittadinanza l’esercizio di un diritto umano fondamentale ed universale e che si provveda alla verifica della sussistenza di presupposti di reato (interruzione di pubblico servizio, omissione di atti d’ufficio) la insufficiente gestione dell’emergenza.

Il Codacons annuncia inoltre una azione collettiva a tutela degli abitanti di Messina.

I cittadini – afferma Francesco Tanasi Segretario Nazionale Codacons – hanno diritto ad ottenere il risarcimento per essere stati ingiustamente privati di un bene essenziale come l’acqua e per gli immensi disagi subiti in queste giorni.

Per tale motivo – annuncia l’associazione – dei consumatori abbiamo avviato una azione risarcitoria collettiva che verrà lanciata nei prossimi giorni ed i cui dettagli sono consultabili sul sito internet www.codacons.it.

 

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