Codacons: subito licenziamenti e azione di recupero degli stipendi ingiustamente percepiti Palermo furbetti cartellino
Una città piegata dai disservizi e ancor più mortificata dal disvalore di certe pratiche d’indisturbata quotidianità a spese di una collettività che, sempre più rassegnata, in materia di servizi pubblici attende i famigerati livelli essenziali delle prestazioni che, a Palermo, non sono garantiti. Palermo furbetti cartellino
Purtroppo, – spiega il CODACONS- è diffusa la percezione dell’abbandono da parte delle Istituzioni degli obiettivi minimi e il timore è che, in questo contesto, ci si possa “abituare” a fatti che gravano sul corretto funzionamento della macchina amministrativa.
Assenteismo e danno per i cittadini
Per questo motivo, l’invito ai cittadini è di non rimanere indifferenti ai disservizi e ad immagini che ritraggono soggetti che dopo aver timbrato il cartellino, abbandonano il posto di lavoro per svolgere faccende personali e fare sport con indisturbata disinvoltura.
Pertanto, – continua Codacons- se saranno accertati gli illeciti ipotizzati, i furbetti del cartellino dovranno risarcire i cittadini per i danni loro arrecati.
Si tratta di reati che, se confermati, avrebbero ripercussioni dirette per i cittadini perché, da un lato, i servizi resi dalle aziende dove lavorano i dipendenti infedeli avranno subito un peggioramento a causa dell’assenza ingiustificata dei lavoratori dagli uffici, dall’altro, è evidente lo spreco di soldi pubblici, per aver percepito stipendi senza lavorare.
Per tale motivo il Codacons, nel caso siano confermate le accuse a carico dei soggetti coinvolti, ne chiede l’immediato licenziamento e l’avvio a loro carico di azioni di recupero delle retribuzioni percepite negli anni; soldi che dovranno rientrare nelle disponibilità della collettività.
L’associazione dei consumatori, infine, chiede anche che si valutino eventuali profili di responsabilità a carico dei dirigenti che potrebbero non avere correttamente vigilato e non avere emesso i provvedimenti di competenza.