Presso la sede regionale del Codacons di via Musumeci a Catania si è concluso, in questi giorni, il corso per la formazione di operatori esperti nella conoscenza delle caratteristiche delle principali eccellenze della produzione agroalimentare siciliana. Il corso rappresenta l’avvio dell’iniziativa denominata “Mangia sano, mangia siciliano” promossa dal Codacons Sicilia e dalle associazioni dei consumatori Assoutenti, Confeuropa Consumatori, Consaambiente e Udicon.
Il progetto, che durerà per l’intero 2017, è esteso all’intero territorio siciliano e si prefigge principalmente attività di divulgazione delle conoscenze del patrimonio agroalimentare di Sicilia e di incentivazione al consumo dei suoi prodotti di eccellenza.
Il Codacons Sicilia scende in campo per dare il proprio contributo alla tutela del patrimonio agroalimentare siciliano, materiale e immateriale, sempre più minacciato dalle continue e repentine trasformazioni legate alla globalizzazione dei mercati che sottopongono molti prodotti tipici, e non solo quelli siciliani, a una concorrenza sempre più aggressiva e agguerrita.
Nel panorama agroalimentare nazionale, che annovera diverse centinaia di prodotti tipici (salumi, formaggi, vini, frutta, antipasti, ecc.) il cui marchio è riconosciuto dalla legislazione vigente (Prodotti D.O.P; I.G.P; S.T.G.; I.G.; ecc.), spiccano tre regioni – tra le quali la Sicilia – che superano largamente quelli di tutte le altre regioni coprendo quasi il 40% di tutti i prodotti agroalimentari DOP e IGP italiani.
Mangia sano in Sicilia
In particolare il territorio siciliano è caratterizzato dalla presenza di ben 28 prodotti pari all’11,25% di tutti i prodotti DOP e IGP italiani. Va ricordato che nell’ ambito di questi 28 prodotti di eccellenza di Sicilia qualcuno tende a caratterizzare una intera area regionale, come il Pecorino Siciliano, altri un determinato distretto territoriale, quale la Ciliegia dell’Etna, altri una ristretta area, come il Pistacchio di Bronte), altri ancora una piccola isola, comeil Cappero di Pantelleria). Non va però dimenticato che, oltre a questi prodotti tipici, c’è il grande patrimonio costituito dagli oltre 230 prodotti agroalimentari tradizionali (PAT) di Sicilia che va adeguatamente promosso e tutelato.
L’azione del Codacons è guidata dalla consapevolezza che ogni prodotto agroalimentare tipico rappresenta l’esito finale di una selezione cumulativa, cioè di una storia millenaria fatta di continui tentativi – miglioramenti intesi tutti ad utilizzare al meglio le risorse alimentari fornite da un dato ambiente naturale in accordo con le varie esigenze, credenze, e vicende storiche delle popolazioni che hanno vissuto in quello stesso ambiente. In conclusione ogni prodotto agroalimentare tipico presente oggi sul mercato tende a marcare una identità che è ambientale e culturale allo stesso tempo.
In un periodo in cui come quello attuale, molti prodotti siciliani sono soggetti ad una spietata concorrenza provocata dalla globalizzazione dei mercati, il Codacons Sicilia ritiene necessario e urgente intervenire affinché questo invidiabile patrimonio regionale venga non solo pienamente riconosciuto per il suo grande significato storico-culturale ma anche adeguatamente difeso e valorizzato anche in chiave competitiva.
Sotto questo aspetto, Il Codacons ritiene necessario che in tema di valorizzazione di un prodotto si tenga conto di un fatto che è sempre più importante: il consumatore è sempre più disponibile a premiare, in modo competitivo, quel prodotto per il quale viene dichiarato che, nel processo di produzione dello stesso, si è tenuto conto della necessità di preservare la qualità – integrità dell’ambiente. Per il perseguimento di queste finalità, il Codacons Sicilia e le Associazioni che partecipano al progetto “Mangia sano, Mangia siciliano” hanno attivato in ciascuna provincia siciliana uno sportello front office di assistenza ai consumatori e un sito web dedicato (www.mangia-siciliano.com), ed hanno in corso l’organizzazione di una Banca Dati e in programma diverse iniziative di comunicazione, quali seminari, conferenze stampa, incontri tematici ed un convegno.