Rifiuto Compagnia a risarcire per cancellazioni voli viola regolamenti comunitari e sentenze della giustizia.
Su Ryanair incombe anche una denuncia penale per truffa e frode in commercio. Il Codacons, dopo le numerose cancellazioni dei voli della compagnia aerea registrati ieri in Italia, e le gravissime dichiarazioni dell’operatore che ha annunciato che non concederà alcuna compensazione pecuniaria ai passeggeri danneggiati, presenta oggi un esposto alle Procure della Repubblica di Catania, Ragusa e Palermo (territorialmente competenti per gli scali dove opera la compagnia irlandese). Ryanair rifiuto risarcimento
Il comportamento messo in atto da Ryanair viola in modo palese i regolamenti comunitari e le sentenze della giustizia europea e, in tal senso, si pone al di fuori dalla legge – spiega il Codacons – Il Regolamento CE 261/2004 stabilisce infatti risarcimenti da 250 a 600 euro a passeggero in caso di ritardi superiori alle 3 ore o cancellazioni dei voli, un diritto che la Corte di Giustizia Europea ha stabilito si applichi anche in caso di sciopero del personale, non rientrando le agitazioni sindacali nelle circostanze “eccezionali” per cui una compagnia aerea è esonerata dai risarcimenti.
Tutti i passeggeri coinvolti nei disagi legati allo sciopero possono chiedere da 250 a 600 euro di indennizzo. Il Codacons offre assistenza legale.
Per tale motivo la decisione di Ryanair di non concedere la compensazione pecuniaria prevista dalla normativa appare come un vero e proprio illecito, che potrebbe realizzare i reati di truffa e frode in commercio. In tal senso il Codacons presenta oggi un esposto alle Procure della Repubblica di Catania, Palermo e Ragusa chiedendo di aprire una indagine penale sulla compagnia area alla luce del comportamento assunto dal vettore, e ha attivato una task force di legali per fornire assistenza ai passeggeri coinvolti nei disagi: tutti gli interessati possono inviare una mail all’indirizzo info@codacons.it o contattare il call center Codacons al numero 892007 e riceveranno le istruzioni su come richiedere il risarcimento spettante per legge e avviare le procedure per eventuali azioni per “danno da vacanza rovinata”, nel caso in cui ritardi e cancellazioni abbiano determinato la perdita di giorni di villeggiatura.
Infine l’associazione si rivolge alla Polizia Postale chiedendo di oscurare la pagina del sito Ryanair che fornisce informazioni sul foro legale competente (Irlanda) perché potrebbe indurre in errore i consumatori lasciando loro credere che qualsiasi azione giudiziaria sia da intraprendere nel paese dove ha sede la compagnia.
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