Evitare conflitti di interesse dei medici che andrebbero a danno degli utenti Sanità Codacons contro Sanofi
Il Codacons esprime sconcerto e preoccupazione per il protocollo di intesa siglato tra una importante azienda farmaceutica, la SANOFI, un sindacato dei medici di medicina generale, FIMMG, ed una società scientifica, la SIMG. L’accordo prevede la collaborazione tra le parti per lo sviluppo di progettualità volte a formare i medici di medicina generale del futuro su alcune tematiche cliniche come l’ambito cardio-metabolico, la prevenzione e la gestione delle cronicità, l’emergenza sanitaria, la gestione di patologie stagionali. Sanità Codacons contro Sanofi
“Una inedita alleanza a tre nel fronteggiare le trasformazioni necessarie e le sfide che il nostro sistema sanitario dovrà affrontare già nell’immediato futuro” sono le parole di Marcello Cattani, direttore generale della SANOFI. In pratica sindacato e società scientifica di alcuni medici di famiglia sposano una iniziativa in cui delegano una azienda farmaceutica a istruire i nostri medici alla sanità del futuro. Ciò che sarebbe dovere della parte pubblica viene affidato al privato e tutto con uno spregiudicato candore e un apparente senso di normalità che lascia basiti. Una disinvoltura di comportamenti che ignora o fa finta di ignorare possibili conflitti di interesse e per di più in un momento così drammatico e difficile che avrebbe richiesto impegno ed energia in ben altre battaglie, anche per il giusto rispetto dei tanti morti tra i medici nella lotta al COVID19.
La preoccupazione alla base di tale richiesta emerge da una lunga esperienza del Codacons in tema di segnalazioni di situazioni di conflitti di interesse in cui si trovano spesso gli esercenti la professione sanitaria. La scrivente, infatti, nel mese di marzo 2019, segnalava alle competenti autorità i dati relativi alle somme elargite dalle case farmaceutiche ai medici con riferimento ai tre anni precedenti. Sanità Codacons contro Sanofi
Da uno studio condotto sulla base dei dai pubblicati dalle 10 maggiori case farmaceutiche è emerso che nel periodo di riferimento queste hanno elargito a 32.623 tra medici, fondazioni e ospedali 163.664.432,70 euro attraverso finanziamenti e sussidi di vario tipo. Tali elargizioni potrebbero essere sintomo di un meccanismo per il quale il medico, dopo aver percepito tali somme, si trova nella posizione di dover ricambiare quanto ricevuto mediante la prescrizione di esami e medicinali specifici erogati dalla casa farmaceutica. Tale condotta si porrebbe in contrasto con l’art. 30 del Codice di Deontologia medica che stabilisce l’obbligo di “evitare ogni condizione nella quale il giudizio professionale riguardante l’interesse primario, qual è la salute dei cittadini, possa essere indebitamente influenzato da un interesse secondario” nonché il divieto assoluto di “Subordinare il proprio comportamento prescrittivo ad accordi economici o di altra natura, per trarne indebito profitto per sé e per altri”.
Il Codacons esprime quindi tutto il suo dissenso a tale accordo ed invita il Ministro della Salute ed il Presidente della FNOMCEO ad intervenire per bloccare tale intesa, restituendo credibilità, indipendenza e trasparenza all’immagine dei medici di famiglia ed alla loro formazione che deve essere appannaggio del sistema pubblico e libera da condizionamenti di tipo commerciale. Sanità Codacons contro Sanofi