Codacons lancia un appello ai comuni: ripulire e salvare il turismo.
Come ogni anno, come ogni estate, puntualmente, si ripropone l’emergenza rifiuti. In una regione dove la gestione dei rifiuti diventa una continua emergenza, la Sicilia si sta trasformando in una discarica a cielo aperto. Sicilia emergenza rifiuti
Lo sanno bene i residenti che ogni giorno devono fare i conti con il cattivo odore che emana la spazzatura abbandonata sul ciglio della strada, e lo sanno anche i turisti che devono fare l’abitudine alla gimcana tra i rifiuti per raggiungere la spiaggia desiderata. Testimone di ciò la cronaca riportata in questi giorni dalla stampa, con tanto di interviste a turisti pronti ad andare via a gambe levate a causa della sporcizia.
L’emergenza, infatti, è trasversale e coinvolge i centri cittadini, così come i litorali, così come l’intera Sicilia, da Palermo a Siracusa.
Un problema che, sebbene sia presente ovunque in Sicilia, diventa di dimensioni più ampie nelle città dove la raccolta differenziata è stata organizzata “porta a porta”, complice una frequente carenza di personale.
Il Codacons ha sempre pensato a una Sicilia bella e pulita, fruibile per cittadini e appetibile per i turisti. In quest’ottica Codacons non può far finta di niente e chiudere gli occhi. L’appello che l’associazione lancia è rivolto a tutti i comuni siciliani affinché si possa trasformare una discarica a cielo aperto, in un bellissimo museo a cielo aperto, contornato dall’azzurro mare della Sicilia.
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