Germana’, Bartolozzi, Prestigiacomo, Scoma – I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro dell’economia e delle finanze, il Ministro dell’interno – Per sapere – premesso che: Violenza verbale social
il momento di grave emergenza legata al COVID-19, purtroppo, non è risultato immune da tentativi di truffe volte a cavalcare l’onda della solidarietà;
si fa riferimento alle innumerevoli campagne di raccolta fondi volte ad ingannare i consumatori che convinti di fare delle donazioni benefiche in favore delle strutture sanitarie per fronteggiare l’emergenza pandemica, si trovano ignari a destinare i propri soldi a soggetti privati che nulla hanno a che vedere con tali strutture;
a titolo esemplificativo si riporta il caso relativo alla falsa raccolta fondi per l’ospedale San Camillo di Roma fermata dalla Polizia Postale: la pagina Facebook “Emergenza Crowdfunding San Camillo” descriveva la situazione drammatica di medici e infermieri costretti a costruirsi camici con buste della spazzatura e giocando sulla sensibilità delle persone; i truffatori invitavano a versare delle somme di denaro su una carta postepay;
il CODACONS aveva denunciato tale rischio di truffe nell’ambito delle raccolte fondi destinate al coronavirus pubblicizzate sul web chiedendo alle competenti Autorità che tutte le raccolte fondi sorte per l’emergenza fossero accentrate nelle mani o sotto il controllo della Protezione civile;
è fondamentale sostenere tutte le iniziative di solidarietà, offrendo garanzie ai donatori circa la destinazione dei fondi e l’assenza di costi e commissioni nascoste nelle operazioni di beneficienza avviate sul web;
su segnalazione del CODACONS, l’Autorità Antitrust da ultimo, con provvedimento del 22 marzo 2020, è intervenuta in via cautelare nei confronti del sito web www.gofundme.com che gestisce una piattaforma attraverso la quale è possibile effettuare raccolte di fondi a scopo benefico (crowdfunding);
il provvedimento è motivato dall’esigenza di interrompere la diffusione di una pratica estremamente grave, tale da rendere urgente e indifferibile l’intervento dell’Autorità;
il sito, prima dell’intervento dell’Autorità, promuoveva la possibilità di effettuare le donazioni, tra cui molte, come quella promossa dagli influencer Fedez e Ferragni e il conduttore rai Salvo Sottile, in favore degli ospedali e reparti ospedalieri delle zone più colpite dall’emergenza Coronavirus, garantendo che ciò fosse in maniera gratuita e senza costi per il donante quando, in realtà, vi erano dei costi connessi alle transazioni effettuate con carte di credito e debito (oltre il 2.9%);
inoltre quella Piattaforma – come altre – appariva preimpostata in modo che, al momento dell’effettuazione della donazione, in automatico veniva applicato un costo percentuale a titolo di commissione che poteva essere annullata solo se il consumatore cliccava su “Altro” in un menu a tendina adiacente (non agevolmente visibile in quanto con caratteri più piccoli), inserendo l’importo zero;
l’Autorità ha ritenuto tali modalità di acquisizione delle commissioni ingannevoli, aggressive e lesive dei diritti dei consumatori poiché “Il consumatore viene quindi indebitamente condizionato nella scelta della commissione, che di fatto non è più facoltativa come promesso” si tratta di “sfruttamento della tragica pandemia in atto”;
l’Autorità ha disposto che il meccanismo di preselezione della commissione facoltativa fosse immediatamente eliminato, lasciando piena libertà di scelta al consumatore donante attraverso l’indicazione del valore “zero” che egli potrà eventualmente modificare;
grazie alla segnalazione del CODACONS si è interrotta una pratica commerciale scorretta assai lesiva per i consumatori così come ad oggi sono pendenti attività di indagine volte ad accertare le ulteriori truffe denunciate;
a seguito di questa lodevole iniziativa alcuni promotori della colletta sospesa dall’Antitrust hanno scatenato una bagarre verbale usando i propri social contro il CODACONS;
a tal proposito, come riportato dalla stampa, il Sottosegretario del Ministero dell’Interno, Carlo Sibilia, avrebbe preso pubblica posizione nella sua veste istituzionale contro la meritoria associazione Codacons riportando affermazioni del privato cantante Fedez, definite dal Codacons false e diffamatorie, affermazioni diffuse sui suoi social che hanno scopo di lucro con milioni di followers;
a seguito delle affermazioni e inviti pressanti dati da costui sui suoi social di attaccare il Codacons, rassicurandoli che sul web si puo’ dire cio’ che si vuole e che non si sarebbe punibili qualsiasi cosa si dica, circostanza falsa per l’ordine pubblico e smentita dalla Cassazione (Cass, 40083/2018), migliaia di suoi followers hanno inondato i social di minacce di morte e violenza inaudita augurando una strage nei confronti del Codacons pubblicando grave minacce;
se il Governo intenda adottare gli opportuni provvedimenti affinché tutte le raccolte fondi avviate e da avviarsi siano direttamente controllate dal Dipartimento della Protezione civile in modo tale che le somme raccolte confluiscano direttamente e sicuramente nelle casse degli enti interessati;
se il Governo intenda attivarsi, anche attraverso gli opportuni interventi normativi, al fine di sostenere il terzo settore, di cui fa parte il CODACONS, ed in particolare le campagne e le attività sociali riguardanti la difesa dei consumatori con azioni meritorie avviate per aiutare i cittadini nella lotta contro il coronavirus ed in particolare per contrastare abusi e truffe, perpetrate sfruttando la paura e la minore attenzione dei consumatori;
quali interventi intenda adottare al fine di limitare l’uso della violenza verbale sui social.
Violenza verbale social Violenza verbale social Violenza verbale social